I liquori
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dei liquori
La grappa
Che cos’è la grappa? -È
l’acquavite ottenuta dalla distillazione diretta delle vinacce
(formate dalle bucce degli acini d’uva e dai semi e, a volte,
anche dai graspi, una volta separate dal mosto o dal vino).
Chi ha inventato la grappa? - Un popolo: gli Italiani!
La grappa, in quanto acquavite, è stata concepita nell’ambito
degli studi della Scuola Salernitana che, intorno all’anno Mille,
codificò le regole della concentrazione dell’alcol attraverso
la distillazione e ne prescrisse l’impiego per svariate patologie
umane garantendo ai distillati un imperituro successo. Le vinacce, materia
prima alcoligena povera (rispetto al vino, tanto per fare un esempio,
contengono i due terzi di alcol in meno), ma molto diffusa, furono immediatamente
prese in considerazione e, della loro acquavite, si parla già
nel 1400. Le prime testimonianze dello studio sulla distillazione delle
vinacce risalgono però al 1600 e sono dovute ai Gesuiti, tra
i quali va ricordato il bresciano Francesco Terzi Lana. Fino agli inizi
del XIX secolo non vi è però una distinzione tecnologica
netta tra i distillati alcolici, poi l’Italia della grappa scelse
una propria strada che portò alla creazione di una bevanda con
caratteristiche uniche e irripetibili.
Come si classifica la grappa? - La classificazione
della grappa è molto articolata. Le etichette possono mettere
in evidenza la denominazione geografica di origine, i vitigni, il tipo
di alambicco e altri elementi ancora, determinando di volta in volta
diverse categorie merceologiche del prodotto. La normazione esistente
enfatizza il concetto regionale: il già citato regolamento dell’Unione
Europea conferisce la denominazione geografica alla grappa di Barolo,
Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli. Oltre a
questo - e soprattutto in funzione delle sue caratteristiche organolettiche
- possiamo avere le seguenti tipologie:
grappa
giovane: è vestita solo degli aromi derivati dal vitigno
e dalla fermentazione, sapientemente selezionati con la distillazione;
grappa giovane aromatica: è come la precedente, ma ottenuta
da un vitigno aromatico o semiaromatico (Moscato, Müller Thurgau,
Traminer, Sauvignon ecc.):
grappa
affinata in legno: è stata educata in botti di legno,
ma per un periodo di tempo più corto rispetto a quello prescritto
dalla legge per denominarsi invecchiata;
grappa
affinata in legno aromatica: come la precedente, ma ricavata
da vitigni aromatici o semiaromatici;
grappa
invecchiata: per legge può distinguersi con il termine
vecchia o invecchiata se viene mantenuta in contenitori in legno per
un periodo non inferiore a 12 mesi, riserva o stravecchia se il tempo
è di almeno 18 mesi;
grappa
invecchiata aromatica: come la precedente, ma ottenuta da vitigni
aromatici o semiaromatici;
grappa
aromatizzata: il suo profilo organolettico è stato completato
con principi aromatizzanti vegetali (ruta, mirtillo ecc.).
La grappa presenta quindi una tale varietà tipologica da sopperire
con successo a diversi momenti e occasioni di consumo.
Cos’è la grappa di vitigno o varietale?
- Da tempo immemorabile partite di vinaccia ricavate da vitigni particolari
che hanno la possibilità genetica di trasmettere un carattere
organolettico alla grappa - caso eclatante il Moscato che probabilmente
fu il primo a indicare una grappa di vitigno - sono distillate in purezza,
senza miscelarle con altre. Per identificare questa categoria è
stato coniato il termine grappa di vitigno divenuto ben presto di moda
e, in alcuni casi, utilizzato per trasferire sull’acquavite il
blasone conquistato sul campo da vini omonimi, rari e preziosi.
Per questo motivo e per la difficoltà di riconoscimento - tanto
per l’analisi chimica quanto per quella organolettica - i tecnici
hanno sempre messo in guardia verso l’eccessiva enfasi di questo
elemento.
La legge consente di indicare il vitigno in etichetta se le materie
prime provengono almeno per l’85% dalla varietà di vitis
vinifera citata. Si possono anche avere le grappe recanti la denominazione
di due vitigni, purché dichiarati in ordine decrescente alla
loro partecipazione al conferimento della materia prima e che il minore
non abbia dato un apporto inferiore al 15%.
Istituto Nazionale Grappa - www.istitutograppa.org
Vedi anche
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