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Additivi alimentari

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Additivi alimentari «

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Gli additivi sono sostanze che, come dice il nome stesso, vengono aggiunte agli alimenti per modificarne o migliorarne alcune caratteristiche. Diverse leggi italiane ed europee ne limitano l'utilizzo per tutelare la salute del consumatore, ma è comunque opportuno escludere il consumo anche di alcuni degli additivi ammessi, partendo da alcuni principi base:

· proibizione dell'utilizzo in Paesi extraeuropei per effetti nocivi sulla salute
· mancanza di un riscontro sul loro consumo (sostanze utilizzate solo raramente).

Gli additivi rimanenti sono quindi stati consumati a lungo da milioni di persone senza generare alcuni tipo di problema, se non a livello strettamente individuale (allergie o intolleranze), come del resto può succedere anche con sostanze di origine naturale.

In linea generale, è preferibile consumare alimenti il cui sapore sia determinato prevalentemente dai loro costituenti fondamentali e non da aggiunte “postume” spesso impiegate per mascherare la qualità scadente di un prodotto, un po' come una volta si faceva con le spezie.
Questo accorgimento è ancora più importante e dev'essere applicato in maniera particolarmente restrittiva nell'alimentazione dei bambini.

Data la enorme quantità di additivi presenti negli alimenti, è più agevole elencare quelli che possono essere consumati con tranquillità, suddivisi per categorie

Coloranti (E100 – E199)
: servono a modificare (spesso a migliorare) l'aspetto estetico di un prodotto, e quindi possono rappresentare in alcuni casi un inganno ai danni del consumatore finale.
· E100 - Curcumina
· E101 – Riboflavina (vitamina B2)
· E120 – Cocciniglia (acido carminico)
· E140, E141 – Clorofilla
· E150 – Caramello
· E160 – Betacarotene (provitamina A) e derivati
· E161, E162, E163 - coloranti vegetali

Conservanti e antiossidanti (E200 – E299): impediscono la degradazione degli alimenti e prolungano la loro vita media. I produttori hanno molto interesse ad impiegarli per poter ricavare il massimo profitto dalla vendita mantenendo i prodotti sul mercato per un tempo più lungo;
· E 200, E202, E203 – Sorbati
· E260, E261, E262, E263 – Acido acetico e derivati
· E270 – Acido lattico
· E290 – Anidride carbonica
· E300, E301, E302, E303, E304 – Acido ascorbico e derivati
· E306, 307, 308 e E309 – Tocoferolo e derivati
· E322 – Lecitina di soia

Correttori di acidità (E325 – E 385): si utilizzano per modificare l'acidità del prodotto. Dal momento che molti di essi possono provocare la perdita di elementi nutritivi importanti per l'organismo (ad esempio, il calcio) è bene ammettere solamente:
· E325, E326, E327, E328, E329 – Lattati
· Da E330 a E333 – Acido citrico e derivati
· Da E334 a E337 – Acido tartarico e derivati
· E375 – Niacina

Addensanti, gelificanti, stabilizzanti ed emulsionanti (E400 – E495): queste sostanze mantengono compatti prodotti che hanno la tendenza a dividersi nelle loro diverse componenti. Generalmente il loro uso non provoca effetti indesiderati a meno che non vengano assunti in quantità eccessive. Alcuni di essi, come i polifosfati, se utilizzati in carni, salumi, formaggi e latte in polvere rappresentano un “trucco” al limite della frode: infatti, la loro presenza fa sì che il prodotto assorba grandi quantità d'acqua e venga quindi gonfiato. Sono indicati dalle sigle E450, E451, E452.

Agenti lievitanti (E500 – E585): a questa categoria appartengono dei lieviti per lo più artificiali; la maggior parte di essi non sono comunque dannosi e in particolare si possono consumare prodotti che contengono:
· E500 a E504 – Carbonati e bicarbonati
· E508 a E511 – Cloruri
· E570 ed E572 – Acido stearico e derivati

Esaltatori di sapidità (E600 – E640): sono utilizzati per “migliorare” il sapore di cibi sostanzialmente insipidi o che hanno perso parte del loro gusto originale. Il glutammato di sodio è uno dei più diffusi, trovando largo impiego negli insaccati e nei dadi per brodo. Dato che è probabile che gli alimenti in cui sono contenuti siano di bassa qualità, bisognerebbe evitarli completamente.

Dolcificanti (E950 – E967): gli edulcoranti sono in grado di rendere più dolce un alimento senza la necessità di impiegare zucchero (saccarosio). Solitamente hanno un potere dolcificante decine di volte superiore a quello del saccarosio, e un potere calorico molto inferiore. Vanno comunque consumati con cautela e in quantità limitata: ad esempio, non si dovrebbero consumare in uno stesso giorno diversi prodotti che contengono dolcificanti. Ovviamente, i dolci che devono il loro sapore unicamente al massiccio impiego di dolcificanti (si riconoscono dal sapore intensamente dolce ma poco caratteristico) sono da considerarsi di scarsa qualità.

E' bene evitare di acquistare prodotti che contengono ciclammato o derivati (E952), che potrebbero essere dannosi per la salute.

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