Cucina naturale
Introduzione
Cenni
sull'agricultura biologica
Diversi settori dell'agricultura biologica «
Sei
cio' che mangi, diventane responsabile
Utensili
e materiali della cucina naturale
Cosa
le stagioni ci offrono
I
condimenti
Ricette
naturali
Diversi settori dell'agricoltura biologica
Agricoltura biodinamica
Fondatore: L'austriaco Rudolf Steiner (1861 - 1925), fondatore
dell'Antroposofia, pose le basi del metodo dell'agricoltura biodinamica
in una serie di otto conferenze tenute a Koberwitz in Germania di fronte
a centinaia di agricoltori. Queste conferenze furono pubblicate in un
libro dal titolo: "Impulsi scientifico spirituali per il progresso
dell'agricoltura". I suoi successori di estrazione scientifica
quali Pfeiffer, Dreidax, Schwarz ed altri si impegnegnarono a sperimentare
e mettere a punto il sistema.
Caratteristiche: E' difficile dare una definizione
sintetica di una scienza complessa come la biodinamica, si può
solo provare ad indicarne alcune delle idee guida: innanzitutto la concezione
dell'azienda agricola come un organismo chiuso che deve trovare al suo
interno quanto è necessario al proprio funzionamento, da cui
deriva l'importanza del bestiame in un'azienda biodinamica; poi l'importanza
data allo studio della dinamica delle forze vitali in relazione anche
agli influssi cosmici, su cui si può interagire con particolari
preparati opportunamente diluiti e dinamizzati.
Permacoltura
Fondatore: L'australiano Bill Mollison ha coniato il
termine Permacoltura (Agricoltura Permanente).
Caratteristiche: Basata sull'idea di organizzare consapevolmente
i vari elementi di un territorio, uomo, sole, vento, acqua, edifici,
piante, animali, in modo da stabilire tra loro rapporti funzionali e
reciprocamente benefici, nella prospettiva di avvicinarsi il più
possibile ad un ecosistema in equilibrio,dove siano ridotti al minimo
l'input energetico esterno e l'intervento umano. La permacoltura ha
avuto per adesso una maggiore diffusione nei paesi di lingua anglosassone;
il libro "Permacoltura" di Bill Mollison e David Holmgren
ha ricevuto il "Premio Nobel alternativo" (della Right Livelihood
Foundation) il 09/12/1981 a Stoccolma.
Agricoltura naturale
Fondatore: Il giapponese Masanobu Fukuoka porta avanti
con successo da ormai mezzo secolo la sua "agricoltura del non
fare", conosciuta come agricoltura naturale, basata sul concetto
che il terreno tende naturalmente ad aumentare la sua fertilità,
in quanto le piante rendono al terreno più di quanto tolgono.
Caratteristiche: Un calcolo approssimativo a dimostrazione
di questo: una pianta è composta per il 75% di acqua, per il
25% di materia secca che rimane sul terreno, di questa il 20% è
costituito da composti del carbonio (sintetizzati con l'aiuto della
luce del sole) e gas, del restante 5%, la metà è azoto
che può essere ottenuto liberamente dall'aria consociando la
coltura desiderata con una leguminosa, il 2,5% è composto di
minerali (provenienti dal substrato di roccia e presenti in forma solubile)
che le piante prendono dal suolo. Il nostro pianeta è una massa
di minerali coperti da uno strato finissimo di suolo, costituito da
residui vivi e morti di piante, animali (microscopici e macroscopici)
e funghi. Prima che usiamo tutti i minerali a nostra disposizione, si
sarà esaurito il processo di combustione del sole. L'agricoltura
naturale prevede l'abolizione di ogni tipo di lavorazione del terreno,
cura colturale o trattamento fitosanitario, il lavoro dell'agricoltore
si limita alla semina e al raccolto. Al terreno deve essere restituito
quanto più possibile di ciò che ha prodotto, per cui per
esempio la paglia dei cereali viene lasciata sul suolo. Il terreno rimane
perennemente inerbito con una leguminosa di bassa taglia (Fukuoka usa
il trifoglio bianco) su cui si può seminare direttamente cereali,
ortaggi o far crescere alberi da frutto. Dall'avvento dell'aratro in
poi è forse l'unica vera rivoluzione agronomica.
Si ringrazia per la gentile concessione dei contenuti:
Alessandra Del Bianco
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