Ricette online.com
Cucina etnica Cucina regionale Cucina al microonde Cucina naturale Cucina vegetariana
  cucina internazionale, cucina classica, cucina etnica ricette online.com  
Tipi di Cucina
la Cantina
le Rubriche
Newsletter
Contatti
Mappa
Home


Cucina regionale: La Valle d'Aosta

La tavola valdostana tradizionale è imbandita secondo i canoni della cucina “povera” delle Alpi.
Alla base di questa gastronomia un tempo frugale troviamo polenta, formaggi, pane scuro (fatto farina di frumento e segale), castagne, e verdure come cavoli e verza.

La fontina, un famoso formaggio fresco, è il prodotto tipico più esportato dalla Vallèe, ed è alla base di moltissimi piatti, dalle zuppe ai secondi di carne. Solitamente viene fatta fondere (come nella celebre fonduta), e ormai anche nella cucina internazionale sono presenti numerose ricette “alla valdostana”, in cui il formaggio fuso è usato per ricoprire una pietanza (classiche le bistecche alla valdostana).

Particolare è l’utilizzo del pane: fino ad alcuni decenni fa, il pane scuro veniva preparato soltanto una volta l’anno. Il suo impasto particolare faceva in modo che si disidratasse velocemente, divenendo molto duro; per consumarlo era quindi necessario farlo rinvenire in brodi, intingoli o nel latte. Questo procedimento è alla base di primi piatti come la soupe à la Valpellinentze, con verza e fontina.

Nonostante la coltivazione del granturco sia stata introdotta piuttosto tardi nella regione, in breve tempo si è diffusa a macchia d’olio. La polenta è quindi diventata la base dell’alimentazione contadina: si usa soprattutto per cucinare piatti unici come la polenta concia, con burro e formaggio, ancora consumata in alcune zone (ad esempio attorno a Gressoney).

La carne è stata per lungo tempo un lusso riservato alle tavole dei benestanti; ciononostante esistono alcune semplici ricette che la prevedono, come la carbonata, in cui la carne di manzo è ammorbidita da una lunga cottura con cipolle e vino rosso, o il grostl, uno spezzatino aromatizzato con erba cipollina e patate. Più raffinate sono le costolette alla valdostana, fette di carrè di vitello farcite con fontina e tartufo bianco e rosolate nel burro.

La selvaggina era l’unica, sporadica, fonte di carne per le famiglie di umili condizioni; la cottura più popolare in Valle d’Aosta è quella in civet, in cui la carne di capriolo o camoscio (oggi si usa solitamente la capra) è marinata con vino rosso e verdure prima della cottura.

Prodotti tipici
Oltre alla fontina, si possono trovare diversi altri formaggi come il Fromadzo, una versione più magra della fontina stessa destinata alla stagionatura, e altri formaggi freschi morbidi come il reblèque, da gustare con cannella e zucchero, prodotti per le esigenze familiari e spesso reperibili solo in malga o comunque presso il casaro che li realizza.

Da maiali alimentati esclusivamente con castagne e ortaggi si ricava il lardo di Arnad, stagionato da tre mesi a un anno nei doil, caratteristici recipienti di legno di castagno, insieme a sale ed aromi.
Altri insaccati tipici sono la mocetta (un tempo un cosciotto di camoscio o stambecco, oggi sostituiti dal cervo) e il Jambon de Bosses, un particolare prosciutto crudo fatto nel paese di Saint-Rhémy-en-Bosses a 1.600 metri di quota e stagionato vicino al fieno.

Tra i dolci si segnala il mont blanc a base di castagne, il blanc manger preparato con panna zucchero e colla di pesce e le pere martin sec al forno con zucchero, cannella, noce moscata, chiodi di garofano e vino rosso. Moltissime sono le torte e crostate a base di frutta, come la torta di mele renette.

Lardo d’Arnad
La fontina
Elenco ricette valdostane