Cucina regionale: la Liguria
In Liguria la cucina tipica è sostanzialmente mediterranea:
contrariamente ad altre regioni centro – settentrionali non subito
in modo significativo l’influenza della cucina francese e di quelle
mitteleuropee, avendo invece più punti in comune con la cucina
Provenzale, Catalana e Portoghese.
Si tratta di una cucina essenziale, “povera”
e quasi vegetariana, retaggio di epoche
povere in cui era necessario sfruttare al meglio anche gli alimenti
più umili. Nelle località costiere la presenza del pesce
nelle ricette tradizionali è molto significativa, in particolare
si trovano acciughe, bianchetti, stoccafisso e baccalà.
L’utilizzo delle erbe coltivate o selvatiche,
è qui elevato allo stato dell’arte: le spezie,
infatti, erano in passato molto costose e pertanto riservate alle tavole
più abbienti, mentre il volgo doveva fare di necessità
virtù. Il pesto alla genovese è uno dei
risultati di questa tradizione: si basa infatti sul basilico,
che in Liguria cresce rigoglioso e risulta eccezionalmente profumato.
L’olio extravergine d’oliva è senz’altro
il prodotto ligure d’eccellenza, in particolare quando ricavato
dalle olive taggiasche, piccole, saporite e adatte
anche al consumo diretto, in salamoia o paté.
L’olio ligure ha un sapore fruttato, raffinato e una bassissima
acidità: entra a far parte di molte specialità
tra cui la fugassa, o focaccia genovese, caratterizzata
dalla presenza di sale grosso nei buchi lasciati dalle
dita del panettiere sulla sua superficie.
Il cibo dei lavoratori portuali di Genova è la farinata,
ideata dai soldati romani come cibo nutriente, a basso costo e veloce
da preparare. Si tratta di una bassa torta salata fatta con
farina di ceci, acqua, sale ed olio di oliva, usata come sostituto
del pane o piatto unico. Un tempo erano numerosissime le Sciamadde
(“Fiammate”), piccoli locali dove la farinata era prodotta
cocendola su braci di legno e spesso anche consumata, da sola con pepe
nero oppure cosparsa di cipolle.
La tradizione delle torte salate trova la sua massima espressione nella
torta Pasqualina; il suo nome deriva dall’usanza di prepararla
in occasione delle feste pasquali. E’ costituita da una serie
di sfoglie estremamente sottili, farcite con bietole, carciofi
e uova.
Gli Amaretti di Sassello, con mandorle dolci e amare,
zucchero e albume d’uovo, sono il dolce ligure più conosciuto
a livello nazionale; notevole è anche la produzione di marmellate,
gelatine, sciroppi, sorbetti e frutta candita, grazie all’ampia
disponibilità di zucchero di cui ha sempre goduto la Liguria.
Il Chinotto, che qui è coltivato abbondantemente,
può essere candito immergendolo nel Maraschino
e rivestendolo di zucchero. Dal momento che a quest’uso sono destinati
solo i frutti più piccoli, possono esser consumati anche direttamente,
oltre ad essere impiegati in altri dolci.
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ricette liguri