Cucina regionale: Il Trentino Alto Adige
Dal punto di vista amministrativo si tratta di una sola
regione, ma la gastronomia del Trentino differisce notevolmente da quella
dell’Alto Adige, nonostante i numerosi punti in comune.
Il Trentino è storicamente una zona più povera, e le condizioni
umili di vita si riflettono in una cucina relativamente poco elaborata,
ma basata su piatti sostanziosi. L’Alto Adige
ha subito invece l’influsso delle tradizioni mitteleuropee e in
particolare austriache, da cui deriva una certa ricercatezza
nella preparazione e presentazione delle portate.
Date le similitudini del territorio e delle pratiche agricole, le materie
prime sono sostanzialmente le stesse: orzo e segale
(soprattutto in Alto Adige), cavolo cappuccio (con
cui si producono i famosi crauti), prodotti caseari,
mele (la base per lo strudel,
castagne, noci, frutti di bosco, funghi e carne di
maiale.
Questa regione è stata sotto il dominio austro – ungarico
fino a un’epoca relativamente recente, subendo quindi l’influsso
delle cucine nordeuropee e anche dell’Europa orientale.
Trentino
Non mancano ricette particolari “importate” da alti dignitari
ecclesiastici durante il Concilio di Trento (1545 – 1563), la
cui elaboratezza tradisce le origini aristocratiche di queste preparazioni:
un esempio tipico è la lepre alla trentina,
cucinata con un singolare salmì in agrodolce.
Tuttavia, queste ricette rappresentano un’eccezione e sono comunque
rimaste appannaggio esclusivo delle classi sociali più abbienti
per secoli. Pertanto, rimangono una ricercatezza da gourmet più
che una tradizione viva nella popolazione locale.
Minestra d’orzo, canederli,
molte varietà di gnocchi, torte salate e piatti
creati per “riciclare” gli avanzi, come il gröstl
(a base di pezzettini di manzo già cotti) sono più caratteristici
dell’alimentazione quotidiana.
La polenta è onnipresente, qui come in molte
altre regioni del Nord, ed è spesso preparata con una mescolanza
di farine diverse (soprattutto mais e grano saraceno).
Rinomata è la farina gialla di Storo, con cui
è preparata la Polenta
Carbonera, un sostanzioso piatto unico in cui alla polenta sono
aggiunti tre tipi di formaggio (due a pasta dura e uno a pasta morbida),
salame, cipolla, sale e pepe, burro.
Una pratica in molti casi effettuata a livello familiare è il
trattamento del cavolo cappuccio a base di lardo
e sale per ottenere i famosi crauti, serviti come contorno
o impiegati come ingredienti in diverse preparazioni.
Alto Adige
L’influenza austro – ungarica è evidente nella gastronomia
altoatesina, come testimonia la presenza di piatti come il gulasch
(un denso e speziato stufato di manzo) e di prodotti tipici piuttosto
elaborati a base di carne suina, come il saporito speck.
Il gusto mitteleuropeo è testimoniato inoltre dai caratteristici
accostamenti di sapori (molto presente la commistione di dolce
e salato) e l’uso delle spezie. La tradizione
pasticcera viennese si manifesta con la presenza di dolci molto ricchi
ed elaborati come la torta sacher e il natalizio zelten.
Anche se con qualche variazione, si ritrovano anche qui alcuni elementi
della cucina trentina, come i canederli (qui chiamati knödel
e preparati con pane di segale, speck e a volte fegatini) e i crauti
(sauerkraut).
Elenco
ricette trentine